Un viaggio alla scoperta del Bilancio Comunale

Ultima modifica 28 novembre 2023

Un viaggio alla scoperta del Bilancio Comunale.

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Un viaggio a puntate alla scoperta del Bilancio Comunale della Città di Vimercate: un documento con cui il Comune programma l’attività e i servizi che offrirà ai cittadini nei 3 anni successivi, indicando le fonti di finanziamento a cui attingerà per pagare le spese.
In particolare specifica le entrate e le spese previste e autorizzate sulla base delle necessità e delle priorità individuate dall’Amministrazione. È triennale per permettere una programmazione di lungo periodo.
Infine, quando il consiglio comunale ha approvato il bilancio, la Giunta Comunale approva il piano esecutivo di gestione (PEG), con cui affida ai dirigenti dei servizi gli obiettivi da raggiungere e le risorse finanziarie, strumentali e umane da utilizzare. 
Nella nostra Città il Consiglio Comunale, nella seduta del 27 febbraio 2023,  ha approvato il Bilancio di Previsione 2023-2025 mentre il Peg è stato approvato dalla Giunta mercoledì 1 marzo 2023.

1°puntata
Spese ed entrate
Il Bilancio comunale è composto da spese ed entrate previste che devono essere uguali per raggiungere il pareggio di bilancio, obbligatorio per legge.  Questo significa che quanto si incassa deve essere speso, nessun guadagno o utile è previsto! 
Pur rispettando il pareggio di bilancio, le pubbliche amministrazioni devono anche osservare ulteriori vincoli di finanza pubblica per garantire il contenimento della spesa.
Inoltre è previsto il fondo crediti di dubbia esigibilità che è un “paracadute” a garanzia degli equilibri, cioè una somma “messa da parte” per coprire i rischi derivanti da entrate già accertate e iscritte a bilancio (crediti) ma di dubbio e/o difficile incasso (ad es. le sanzioni amministrative per violazione del codice della strada, la tassa per la raccolta e smaltimento dei rifiuti, l’IMU ecc.).
Il bilancio viene approvato entro il 31 dicembre dell’anno prima a quello a cui si riferisce, o entro la data dell’eventuale proroga stabilita con decreto ministeriale. Vimercate ha approvato il bilancio il 27 febbraio ad anno in corso quindi in linea rispetto alla proroga ministeriale fissata al 30 aprile 2023.

2°puntata
Spese ed entrate: le distinzioni
Dopo aver introdotto nella puntata precedente le due voci principali del bilancio entrate e spese possiamo fare un ulteriore passo.
Sempre in tema di entrate e di spese, nel bilancio di previsione si distingue tra:
1) competenza: sono le entrate da accertare, cioè le entrate che l’ente ha diritto di percepire nel corso dell’anno di riferimento e che in parte rappresentano il contributo del cittadino all’erogazione dei servizi pubblici erogati dall’Ente (imposte, tasse, contributi, …..).
2) le spese da impegnare, cioè le spese  riferite a contratti di lavori servizi e forniture che l’ente pone in essere per l’espletamento delle proprie funzioni e per l’erogazioni dei servizi fondamentali per la collettività.
3) cassa: sono invece le entrate che il Comune prevede verranno effettivamente incassate e le spese che verranno effettivamente pagate nel corso dell’esercizio di riferimento.

3°puntata
Le Entrate
L’analisi delle entrate di un bilancio, cioè delle risorse finanziarie di cui il comune può disporre, è importante, perché una corretta politica delle entrate migliora la possibilità di raggiungere gli obiettivi che l’amministrazione propone per il benessere dei cittadini.
L’entrata di un Comune nasce con l’accertamento, cioè quando, sulla base di un titolo giuridico ( dichiarazione, contratto, decreto….) vengono individuati: la persona debitrice verso il Comune, la cifra dovuta, la ragione del credito dell’Ente e la scadenza.
Le fasi successive sono:
- la riscossione (momento in cui il debitore paga la somma dovuta al tesoriere o all’agente della riscossione esterno(come ad esempio la banca che ha in appalto la riscossione)
- il versamento (quando le somme riscosse sono trasferite nelle casse del Comune)

4° puntata
Le entrate, parte 2
Le entrate di ogni Comune arrivano da voci differenti. Per brevità si può dire che si possono distinguere in quattro grandi classi chiamate TITOLI:
1. entrate correnti;
2. entrate in conto capitale
3. entrate da accensione di prestiti
4. entrate per servizi per conto terzi
Le prime derivano principalmente da:
- entrate tributarie: tributi locali;
- trasferimenti di altri enti (Stato, Regione, Provincia, ecc);
- entrate extra-tributarie: proventi che derivano dalla vendita e dalla gestione dei servizi (canoni e affitti dei propri immobili, incassi legati ai servizi che fornisce), dall’attività di controllo e repressione delle irregolarità sul territorio (sanzioni codice della strada, sanzioni per inosservanza dei regolamenti).
Le seconde riguardano tutte quelle entrate che dirette al finanziamento delle spesa per investimenti (lavori) e derivano da alienazione degli immobili e mobili comunali, dalle concessioni edilizie (oneri di urbanizzazione), dalle concessioni cimiteriali e da contributi destinati agli investimenti da parte di Stato, Regioni
La terza entrata riguarda l’eventuale stipula di mutui da parte del Comune. La quarta tipologia di entrata riguarda le entrate che il Comune incassa per conto di terzi e che poi riversa a soggetti pubblici/privati terzi (ritenute di acconto, depositi cauzionali).

5°puntata
Le entrate, terza parte

Oltre all’articolazione in Titoli, le entrate comunali sono classificate in sottovoci chiamate tipologie, categorie. Ai fini della gestione  PEG – piano esecutivo di gestione e rendicontazione le categorie sono classificate in capitoli. Il PEG è il documento con il quale viene affidata ai dirigenti comunali la dotazione finanziaria, necessaria per raggiungere gli obiettivi assegnati
Nota bene: una parte delle entrate del Comune, per esempio le sanzioni per violazione del codice della strada, sono entrate vincolate, perché possono essere utilizzate solo per specifiche spese individuate da leggi o atti amministrativi

6°puntata
Le spese.
Le spese di ogni Amministrazione Comunale si dividono in spese correnti e spese in conto capitale
La spesa ha origine quando si costituisce un impegno, cioè quando il Comune individua il soggetto che fornirà la prestazione e ne quantifica la spesa.
L’impegno è quindi la prima fase del processo di erogazione della spesa e si concretizza attraverso un atto chiamato determinazione.
Le fasi successive della spesa sono: 
1) ordinazione della prestazione;
2) liquidazione (somma effettiva da pagare nei limiti dell’impegno di spesa assunto inizialmente a fronte dell’invio della fattura);
3) pagamento

7° puntata
Le variazioni di bilancio

Il bilancio di previsione ha carattere autorizzatorio, perché fissa il limite agli impegni di spesa che l’ente può costituire, in modo che siano coperti dalle entrate previste nell’anno.
Ogni volta che si verificano necessità di spesa diverse da quelle previste nel bilancio e dunque approvate dal Consiglio Comunale, occorre approvare una variazione di bilancio che ha un suo specifico iter che deve sempre passare per approvazione dal Consiglio Comunale.

8° e ultima puntata
Il DUP (documento unico di programmazione)
Uno degli strumenti principali per tradurre la classificazione della spesa per missioni, dei programmi, dei macroaggregati e dei capitoli/articoli e che motivano le decisioni di spesa è il Documento Unico di Programmazione (DUP). Uno strumento di programmazione strategica e operativa con cui il Comune organizza le attività e le risorse necessarie per realizzare i suoi fini sociali e promuovere lo sviluppo della Città.
Il DUP si compone di due sezioni:
1. la sezione strategica che elenca gli obiettivi che il Sindaco intende raggiungere nel suo mandato,
2. la sezione operativa che descrive il modo nel quale verranno realizzati gli obiettivi strategici.


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